Viabilità, degrado e poca sicurezza, sono questi i principali problemi sollevati da chi lavora in via Milano Alta a Como. Da tempo i commercianti della zona si sentono abbandonati e hanno visto dimnuire i propri clienti. Molte attività hanno chiuso o stanno chiudendo e chi resiste fa fatica. I parcheggi – dopo l’avvio dei lavori di bonifica nell’area Ticosa – sono sempre meno. Altra questione contestata è lo stop al traffico dalle 7 alle 9 del mattino. “La segnaletica è poco chiara e confonde gli automobilisti che nel dubbio anche durante il giorno passano da via Grandi” hanno sottolineato i negozianti della via. A questo proposito il comandante della Polizia Locale di Como, Donatello Ghezzo, ha fornito alcuni dati relativi alle multe elevate a chi ha percorso il tratto incurante del divieto. Da maggio 2013 al 31 luglio di quest’anno i trasgressori sono stati quasi 28mila. In due anni e mezzo il Comune ha incassato poco meno di 900mila euro.
Altri numeri sono stati forniti dal presidente di Confesercenti Como, Claudio Casartelli che ha chiarito come attualmente 24 negozi siano gestiti da stranieri, 32 da italiani, 24 sono chiusi e a breve si abbasseranno altre saracinesche.
I problemi della zona sono stati scandagliati durante l’incontro “Quale futuro per via Milano Alta?” organizzato da Fratelli d’Italia nei locali dell’ex circoscrizione 6 di Como a ridosso cioè dell’area ex Ticosa al centro da anni di un progetto di riqualificazione. Dove oggi sorge una spianata desolante tra rifiuti e degrado in futuro dovrebbe nascere un nuovo quartiere con appartamenti, negozi, parcheggi e spazi verdi.