Dalla consultazione degli elenchi delle persone scomparse, paese per paese, all’analisi delle tracce biologiche trovate su lametta e spazzolino, passando per la comparazione della calligrafia tra i diversi bigliettini trovati. Tante tessere di un unico puzzle messe insieme con precisione dai carabinieri della stazione di Como che, dopo oltre due mesi di indagini, sono riusciti a identificare l’uomo che lo scorso 19 febbraio si è tolto la vita ai giardini a lago di Como, dopo essersi dato fuoco. In assenza di documenti o altri elementi, come un telefono cellulare, l’identità dell’uomo – dopo il tragico gesto – era rimasta sconosciuta fino ad oggi. Si tratta di un marocchino 47enne, residente a Cislago e in Italia da molti anni.