Non solo più controlli nelle strade, alle frontiere e sui mezzi di trasporto. Il rafforzamento delle misure di sicurezza in questi giorni di allerta dopo gli attentati di Parigi coinvolge anche le strutture ricettive, dagli albergatori agli affittacamere. Come chiarito dal Ministero dell’Interno, che ha così risposto a un’interrogazione dei Federalberghi, l’obbligo di identificazione e comunicazione degli alloggiati previsto per le attività ricettive dall’articolo 109 del Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza vale anche per i privati che affittano immobili o stanze per brevi periodi. “L’occasione risulta utile per rammentare l’importanza e l’utilità di tali adempimenti” evidenzia il presidente degli albergatori comaschi Roberto Cassani che invita tutte le aziende ad “elevare il livello di attenzione e collaborare attivamente con le autorità, segnalando tempestivamente ogni elemento degno di nota e non solo le informazioni prescritte dalla legge”. L’inosservanza all’obbligo di comunicazione alla questura secondo le modalità previste, ricordano da Confcommercio Como, è sanzionata penalmente con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro. “Questo chiarimento è molto importante anche alla luce dei gravissimi attentati di Parigi – afferma il direttore di Confcommercio Como Graziano Monetti – Il provvedimento in sè, non risolve sicuramente il problema, ma questa precisazione e questo obbligo verso tutte le strutture ricettive contribuiscono sicuramente ad aumentare il livello di guardia e sicurezza sostenendo le forze dell’ordine”.