Il Sant’Antonio Abate di Cantù è e resterà un ospedale, a prescindere dagli sviluppi della nuova riforma sanitaria lombarda. Lo hanno ribadito oggi i vertici dell’Asst Lariana, nuovo ente nato appunto dalla riforma, presenti in via Domea per la cerimonia annuale in occasione del santo patrono del presidio. Partirà proprio a Cantù, del resto, il primo cantiere della nuova azienda socio sanitaria territoriale lariana, che gestirà ospedali e servizi sul territorio. Al via oggi i lavori da 80mila euro per la ristrutturazione di cucina e mensa, ma soprattutto partirà a breve l’atteso cantiere per il nuovo blocco operatorio che avrà 3-4 sale, mentre nell’attuale dovrebbe essere trasferita la procreazione medicalmente assistita. Sempre in tema di trasferimenti, da Mariano Comense a Cantù arriverà la Riabilitazione Specialistica 2, uno spostamento che ha reso necessari alcuni lavori in via Domea. Tempo di cambiamenti, insomma, nel presidio canturino che da gennaio a novembre 2015 ha visto aumentare i ricoveri del 13%, soprattutto per quanto riguarda day surgery, day hospital e cure sub acute. 519 interventi in più, inoltre, per l’attività di sala operatoria. In calo gli accessi complessivi al pronto soccorso, soprattutto per un calo dei cosiddetti codici minori, mentre sono aumentati del 2% i casi gravi, con codice rosso. -3%, infine, per le prestazioni erogate.