Compravano le macchine da un autonoleggio di Bolzano. Le portavano a Como, le ringiovanivano abbassando il chilometraggio e le rivendevano a prezzi più alti rispetto alle quotazioni di mercato. Quattro ordinanze di custodia cautelare per associazione per delinquere finalizzata alla frode commerciale e dodici denunce: è il bilancio dell’operazione “Elisir”, tramite la quale la Polizia di Stato ha smascherato un gruppo di commercianti che taroccava i contachilometri delle automobili. I provvedimenti di custodia cautelare ai domiciliari, eseguiti oggi, hanno interessato le province di Como, Varese e Lecco. Il ringiovanimento delle auto permetteva ai commercianti – una decina quelli coinvolti fino ad ora, ma potrebbero essere di più – di vendere le automobili a un pezzo anche del 60% più alto rispetto al valore di mercato. Investigatori e inquirenti quantificano in tre milioni di euro all’anno il giro di affari dell’attività, tra profitti illeciti e frodi stimate.
Una frode commerciale, ma anche un pericolo per gli automobilisti, perché falsando i chilometri si modificano i tempi previsti dalle case costruttrici per i controlli meccanici. Secondo quanto emerso fino ad ora, due commercianti della provincia di Como ritiravano le automobili da un autonoleggio di Bolzano e le facevano arrivare in provincia dove, due professionisti di Lecco, si occupavano di ringiovanire le automobili per renderle più commerciabili.