Altro che frontalieri del pieno, per risparmiare sul rifornimento basta cambiare provincia, senza andare in Svizzera. Sembra un controsenso ma più ci si avvicina al confine e più è possibile trovare distributori con prezzi di partenza più alti, soprattutto se confrontati con quelli delle vicine province di Lecco e Monza Brianza. E così se è vero che i comaschi, a differenza di lecchesi e monzesi, possono fare affidamento sul sistema carta sconto carburante, al tempo stesso devono fare i conti con prezzi di listino più alti, soprattutto in città, che in parte vanificano l’effetto del bonus e che sicuramente non aiutano le tasche dei tanti che ancora non hanno la carta sconto, da un anno estesa anche ai veicoli diesel.
LA REGIONE PRONTA A INDAGARE
Prezzi di benzina e gasolio più alti a Como rispetto alle vicine province di Lecco e Monza. Regione Lombardia è pronta a verificare la situazione, caso per caso, a caccia di anomalie. A dirlo è Daniela Maroni, consigliere segretario al Pirellone e rappresentante comasca dei benzinai. “La carta sconto è un beneficio a difesa dei cittadini in aree di confine, non può essere uno strumento di business – commenta Maroni – la Regione verificherà puntualmente le segnalazioni e mi faccio carico di fissare un incontro a Milano con le compagnie petrolifere”. Se infatti è possibile che fra paesi e distributori diversi ci siano tariffe differenti, magari per la tipologia di gestione (con o senza personale) o per il cosiddetto differenziale geografico che viene stabilito dal Ministero, eventuali altre difformità andrebbero valutate attentamente. “Non si può pensare che nelle zone di confine ci siano politiche differenti che comunque non alimentano il margine del gestore, vincolato ad applicare il prezzo consigliato dalla compagnia – aggiunge Maroni – Queste segnalazioni vanno verificate”. Dello stesso parere il consigliere regionale del Partito Democratico Luca Gaffuri. “Regione Lombardia – dice – deve chiedere ai rappresentanti dei distributori di carburante un impegno preciso affinché i prezzi comaschi restino in linea con gli altri. Non è possibile che si sfrutti la carta sconto pensata per contrastare la concorrenza svizzera. Chiederemo sul tema un’audizione in commissione”.