Accordo raggiunto alla Exten di Mendrisio – dopo giorni di mobilitazione – e sospiro di sollievo per i frontalieri che rischiavano una riduzione di stipendio del 26%. I rappresentanti sindacali e dell’azienda hanno trovato questa mattina un accordo a Bellinzona, davanti al presidente dell’ufficio cantonale di conciliazione, Laura Sadis. Accordo che ha permesso di far cessare immediatamente lo sciopero, dopo una settimana di agitazione, e di sospendere le modifiche contrattuali che avevano generato la protesta. Scongiurato dunque per il momento il taglio del 26% dello stipendio per i frontalieri e del 16% per i residenti annunciato dall’azienda, nelle scorse settimane, alla luce degli effetti del nuovo cambio euro-franco. La proposta conciliativa accolta dalle parti prevede ora l’apertura di una trattativa che dovrà essere conclusa entro il prossimo 30 aprile, impegna la Exten a non adottare azioni nei confronti dei dipendenti che hanno partecipato allo sciopero e invita il sindacato Unia a riconoscere la necessità di adottare misure che contengano il costo del lavoro. Secondo l’intesa raggiunta, le eventuali modifiche contrattuali che emergeranno dalla trattativa, potranno entrare in vigore con effetto retroattivo al 1° marzo 2015, previo accordo fra sindacato, dipendenti e datore di lavoro. Le parti dovranno inoltre nominare un consulente di fiducia entro il prossimo 6 marzo.