I cercatori di funghi comaschi, che spesso perlustrano anche i boschi ticinesi, potrebbero dover rimanere entro i confini nazionali: il Dipartimento del territorio ticinese ha infatti elaborato una proposta che potrebbe obbligare gli appassionati stranieri a pagare fino a 100 franchi alla settimana.
Si tratta di un pacchetto di nuove norme elaborate, da un lato, per arginare l’afflusso di cercatori stranieri (in altre parole, italiani), dall’altro proteggere l’equilibrio dei boschi. Il Ticino ha già norme su orari e quantità di funghi da raccogliere, ma nelle aree più sensibili – quelle ovviamente dove si concentrano i fungiatt comaschi – viene proposto di introdurre un tesserino, rilasciato in base a determinati contingenti.
Non solo: la priorità spetterebbe ai domiciliati nel Cantone di lingua italiana. Il tesserino per i ticinesi sarebbe inoltre gratuito e varrebbe un anno. Per gli stranieri invece la concessione sarebbe settimanale e costerebbe fino a 100 franchi. Al cambio attuale, poco meno di 100 euro. La proposta verrà discussa nei prossimi giorni.