“Più che deluso, sorpreso dall’improvviso cambiamento di condizioni al tavolo”. Così il sindaco di Como, Mario Lucini, commenta l’esito dell’incontro tecnico di ieri a Milano sulle paratie. Incontro che, nonostante le premesse, è terminato con un nulla di fatto e un rinvio a data da destinarsi. Ufficialmente il nodo da sciogliere riguarda la chiusura del contratto con Sacaim, l’azienda che si è aggiudicata l’appalto. Ma lo scontro fra Comune e Regione è sullo staff tecnico che dovrà lavorare per far ripartire i lavori, partendo proprio dalla risoluzione del contratto
La Regione ieri – attraverso l’assessore al territorio Viviana Beccalossi – ha chiesto al Comune di farsi da parte, definendo l’amministrazione un “partner inaffidabile” ricordando come il sindaco, in una lettera inviata a inizio mese, avesse chiesto alla Regione di farsi carico della nomina del nuovo direttore dei lavori impegnandosi, dal canto suo, a nominare il Rup, responsabile del procedimento. Tecnico individuato ma non presente ieri, visto il rifiuto ricevuto dal prescelto. “La nomina è stata fatta e l’accordo rispettato” replica Lucini che spiega come ora siano in corso le valutazioni per trovare un’alternativa mentre resta lo scontro politico tra diversi enti. “Sappiamo la condizione del Comune di Como – conclude il sindaco – le beghe politiche non interessano la città e di interessi elettorali io non ne ho”