Da questa mattina è operativo alla stazione San Giovanni di Como il presidio sanitario per l’assistenza agli oltre 450 migranti accampati nello scalo e soprattutto nel parco sottostante. In sosta davanti alla struttura sono un’automedica, un’ambulanza e due strutture mobili con la funzione di veri e propri ambulatori dove i medici volontari prestano assistenza. A stamattina, sono stati circa 30 i migranti che si sono presentati spontaneamente per effettuare esami, visite e ottenere le cure del caso specifico.
“Non c’è un’emergenza sanitaria – ha dichiarato il direttore dell’Ats Insubria, Annamaria Maestroni – ma l’emergenza è umana. Aver già avuto una trentina di migranti che si sono presentati volontariamente per l’assistenza è un dato molto positivo, noi non possiamo obbligare nessuno a venire. Abbiamo riscontrato casi di ma di denti, mal d’orecchio, problemi bronchiali e abbiamo anche riscontrato due sospetti casi di scabbia che abbiamo prontamente mandato all’ospedale Sant’Anna per saperne di più”.
AGGIORNAMENTO: i due casi di sospetta scabbia si sono risolti in fretta. All’ospedale Sant’Anna i medici hanno accertato: solo lesioni cutanee. Sono stati dimessi, in queste ore, anche i due pazienti, ricoverati tre settimane fa (primi giorni di esodo), per Tbc: sono stati curati e stanno bene.
Meglio tardi che mai. Meglio poco che niente. Ma la dufficienza e la disorganizzazione e’sempre troppa come l’arroganza e l’incapacita’di chi dirige questi enti. Ne ho avuto ancora prova stamane. Del resto quelli che stanno sopra cioe’i politici li scelgono a loro immagine e somiglianza sono da esempio per la scalata alle poltrone a cui ambiscono.