La parte a doppio senso di via Italia Libera è troppo stretta. Le auto spesso si bloccano. Basta una macchina posteggiata male o due furgoni che si incrociano, e nel tratto tra via Gramsci e via Lucini il traffico si blocca formando, nelle ore di punta o nei giorni di mercato, code e rallentamenti.
Il primo a sollevare questa obiezione è stato, tre anni fa, Ettore Tocci. Che non ha qualifiche particolari, se non quella di cittadino che rimane spesso bloccato nell’imbuto di via Italia Libera. Ed è dotato, questo sì, di una certa tenacia. Nel 2013 ha chiesto al Comune di Como di modificare la viabilità della zona. Risposta: nessuna. E così ha interpellato il Ministero dei Trasporti. I tecnici ministeriali hanno fatto un sopralluogo a Como, nel 2013, concludendo in modo molto chiaro: “si ritiene non sussistano le condizioni per il mantenimento del doppio senso di circolazione, salvo che vengano eliminati gli stalli di sosta presenti nel lato civici pari”.
Nonostante questa relazione, però, il Comune di Como non ha mai messo mano a via Italia Libera. Tocci – che sottolinea come il problema siano i posteggi a spina di pesce – non si arrende: ha chiesto al Ministero dei Trasporti, a tre anni di distanza, un nuovo sopralluogo.