Una truffa milionaria. Società sparse in Italia, Lussemburgo, Svizzera, Bahamas e Santo Domingo. Andrea Bocelli e John Travolta sfruttati, a loro insaputa, come testimonial di un fantomatico resort a otto stelle ai Caraibi in fase di realizzazione.
La Guardia di Finanza di Varese e la procura di Busto Arsizio hanno smantellato una maxi associazione per delinquere. Un’organizzazione criminale complessa e internazionale, i cui componenti dovranno rispondere a vario titolo di truffa aggravata, appropriazione indebita, abusiva attività finanziaria e bancaria, sollecitazione e raccolta abusiva del risparmio, ostacolo alle funzioni di vigilanza, riciclaggio, autoriciclaggio, circonvenzione di incapaci, falso in atti e sostituzione di persona. Al vertice della piramide, secondo i risultati delle indagini, Domenico Giannini, italiano emigrato a Lugano e Fabio La Rosa, broker finanziario residente a Santo Domingo: i due, con l’aiuto di quaranta collaboratori, avrebbero convinto 200 investitori a impegnare un totale di 20 milioni di euro da investire in un fantomatico progetto immobiliare, Puerto Azul, un resort di lusso 8 stelle che sarebbe dovuto essere costruito prima in un atollo della Repubblica Dominicana, poi in un isolotto del Belize.
I truffati sono persone di ogni età ed estrazione sociale. Dall’imprenditore onesto a quello meno onesto (che voleva reinvestire 6 milioni e mezzo nascosti al fisco), arrivando a un novantenne al quale sono stati sottratti 700mila euro.
Star del calibro di Andrea Bocelli e John Travolta sono state strumentalizzate, a loro insaputa, nella promozione del progetto. Anzi, proprio Bocelli ha fornito un contributo rilevante alle indagini.
Le manette sono scattate ai polsi di sette persone. I finanzieri hanno sequestrato beni per 18 milioni di euro: case, terreni, macchine, conti correnti e quote societarie.