“Lavoro sempre più precario e sempre meno pagato”, a dirlo è la Cisl dei Laghi di Como. Cambia il modo di lavorare, e, stando ai dati, non in meglio.
I posti persi durante la crisi (per lo più nel manifatturiero) in parte sono stati recuperati (prevalentemente nel settore terziario) ma da un lato i fallimenti sono ancora molti (circa 150 lo scorso anno sul Lario) e dall’altro i contenziosi non diminuiscono.
Nel 2016 l’ufficio vertenze della Cisl dei Laghi ha assistito 997 persone di cui 557 vertenze individuali e 440 procedure concorsuali, registrando proprio in quest’ultima voce un aumento del 8,1 % rispetto al 2015.
Dall’analisi dei dati emerge ancora un problema di liquidità nelle aziende che fanno fatica a retribuire i lavoratori alle scadenze previste, in particolare quando cessano il rapporto. All’ufficio di via Brambilla sono in aumento inoltre le cause di mobbing e, inoltre, si registra un incremento esponenziale di chi viene pagato con i voucher (per lo più nell’ambito della ristorazione e dei servizi).
Secondo il sindacato il contenzioso nei prossimi anni potrebbe svilupparsi soprattutto per discriminazione (di sesso, età o razza) e per il controllo a distanza attraverso le nuove tecnologie oppure l’uso da parte del lavoratore dei social network.