Un Mario Lucini per certi versi inedito, ieri sera, a Etg Sindaco. Il primo cittadino di Como – solitamente piuttosto prudente nei commenti politici – ieri, a primarie concluse da due giorni, si è concesso valutazioni e riflessioni a tutto campo.
“Non mi aspettavo distanze così marcate tra i candidati alle primarie – ha premesso – E sì, sosterrò Maurizio Traglio. E’ lui il candidato uscito dalle primarie, quindi lo sosterrò e darò il mio contributo se verrà richiesto“.
Tra gli sfidanti di Traglio compare però Bruno Magatti, attuale assessore all’Ambiente, candidato sindaco per la lista Civitas. Il legame e la stima reciproca tra Lucini e Magatti, peraltro, in questi cinque anni è sempre parso piuttosto evidente. “Sono molto dispiaciuto per questa situzione – ha ammesso ieri sera Lucini – il percorso delle primarie è stato diverso rispetto a quello che avevo sperimentato io. Cinque anni fa eravamo partiti prima e la coalizione era più ampia. Probabilmente qualcosa non è andato come doveva andare, e di questo me ne rammarico. Con Magatti comunque ho un ottimo rapporto, abbiamo lavorato bene insieme e mi auguro che si trovino spazi di confronto, dialogo e crescita“.
Infine, un giudizio su Traglio. “Non lo conosco bene – ha risposto Lucini – certamente ha una storia personale imprenditoriale importante. Al tempo stesso, non ha esperienza politica. È importante si metta nelle condizioni di imparare rapidamente sia i “segreti” della città, sia come relazionarsi con i cittadini. Mi sembra che nella campagna delle primarie abbia capito in che direzione andare, certo dovrà lavorare ancora molto“.
Lucini – che iniziò la sua avventura politica nel 1985 come consigliere di circoscrizione indipendente – ha detto che tornerà a fare il suo lavoro a tempo pieno (il geologo), ma ovviamente continuerà a interessarsi alle vicende cittadine. E ha aggiunto di non aver minimamente pensato, per ora, a impegni formali di altro tipo.