Si chiude con una sconfitta la stagione della Pallacanestro Cantù che si arrende nel derby contro Milano per 89 a 71 a causa soprattutto del break di 25 a 9 subito nel terzo quarto.
Le prime due frazioni, infatti, si sono chiuse con i brianzoli avanti, seppur di poco.
“Peccato – dice coach Carlo Recalcati – Non tanto perché potessimo vincere la partita, ma perché avevamo disputato un ottimo primo tempo e avremmo dovuto giocare gli ultimi due periodi in modo più giudizioso, senza buttare via molti palloni. Ci aspettavamo che l’Olimpia alzasse l’intensità, usando i raddoppi, sporcando diversi palloni e cercando di anticipare i passaggi. Si può fare filosofia sui contatti leciti o meno, però questo è quello che dovevamo attenderci e invece abbiamo perso un mare di possessi tentando di rompere i loro raddoppi. Abbiamo concesso inoltre troppi 1contro1 e canestri in campo aperto che però sono figli delle palle perse. Avremmo dovuto chiudere la partita in modo più equilibrato”.
“Abbiamo giocato – ha continuato l’allenatore canturino – il miglior primo tempo delle ultime cinque o sei gare perché abbiamo avuto buone scelte di tiro da cui sono derivate alte percentuali. La nostra difesa inoltre ha creato dei problemi all’Armani. Avremmo dovuto far tesoro di questo e non accelerare i tempi e le esecuzioni favorendo i nostri avversari”.
“Mi dispiace – ha concluso coach Recalcati – di non aver fatto abbastanza per aiutare i giocatori. Però obiettivamente quando ho preso la squadra il nostro record era di 7 successi in 20 partite. Abbiamo vinto alcune gare e in quel momento si poteva pensare ai playoff. Onestamente però mi è sempre sembrato un obiettivo fuori portata sia per le potenzialità del gruppo sia perché avremmo dovuto aggiudicarci 8 degli ultimi 10 match. Credo dunque che abbiamo compiuto un buon lavoro salvandoci in largo anticipo anche se si può fare sempre di più”.