Si cerca l’arma del delitto, probabilmente un coltello da cucina, e si cercano eventuali testimoni. Prosegue senza sosta il lavoro dei carabinieri di Cantù per cercare di fare luce sull’omicidio di Anzano del Parco. La vittima Simone Cardullo, 32enne di Albavilla, è stata accoltellata martedì scorso al culmine di una lite scoppiata, sembra, per la restituzione di un debito di circa 40 euro, forse legato alla cessione di alcuni dosi di droga. Il giovane è poi morto qualche ora dopo in ospedale.
In carcere con l’accusa di omicidio è finito il 24enne Cristian Gatto, per lui domani al Bassone è in programma l’interrogatorio di garanzia con il giudice delle indagini preliminari, Francesco Angiolini.
Dopo l’arresto Gatto avrebbe ammesso di aver colpito Simone Cardullo con un coltello che avrebbe preso dalla sua abitazione. Avrebbe detto di aver reagito per difendersi ripetendo che il 32enne gli aveva sferrato un colpo in faccia. La ricostruzione è al vaglio dei carabinieri della compagnia di Cantù. Il coltello – come detto – non è stato trovato. Il presunto omicida avrebbe detto di averlo gettato su un camion. I militari stanno svolgendo le verifiche del caso. Sembra che un camion sia effettivamente passato nella zona indicata e in quella fascia oraria. Si tratterebbe di un coltello da cucina.
Ma i militari stanno anche cercando eventuali altri testimoni proprio per ricostruire la dinamica dei fatti. Ancora nessuna traccia neppure della Smart Nera che alcuni residenti della zona hanno visto allontanarsi velocemente. Probabilmente si tratta di un testimone casuale dell’aggressione, che però potrebbe essere fondamentale per le indagini.
La zona peraltro non è dotata di videosorveglianza.