Limitazioni del traffico scongiurate a Como, almeno per il momento. Sabato sono stati raggiunti i quattro giorni consecutivi di superamento della soglia di allerta delle polveri, ma la situazione è migliorata nella giornata di ieri e il sindaco ha deciso di sospendere l’ordinanza che prevede, come stabilito dalle recenti nuove normative regionali, uno stop ad alcune categorie di veicoli privati e commerciali.
L’allerta resta comunque alta, anche perché il Lombardia sono sette le province nelle quali ormai da cinque o addirittura sei giorni il valore delle polveri inquinanti è oltre il limite. <Oggi non si è reso necessario applicare l’ordinanza – sottolinea il sindaco di Como Mario Landriscina – Qualora si determinassero le condizioni previste scatteranno le limitazioni stabilite>.
Il sindaco rinnova l’appello alla collaborazione contro l’inquinamento. <La vera partita per la qualità dell’aria si gioca sugli impianti di riscaldamento, in particolare su quelli a gasolio, oltre che su una quota minima di mezzi di trasporto particolarmente inquinanti – dice Landriscina – Il meteo non lascia intravedere la possibilità che piova prima del prossimo fine settimana. Sappiamo di non poterci affidare solo alle condizioni meteorologiche, ma quello che può portare a miglioramenti significativi dipende da una serie di azioni a monte>.
Il Comune promette interventi per l’ammodernamento degli impianti più vecchi. <Sarà importante cercare di sensibilizzare un investimento in particolare sugli impianti di riscaldamento a cominciare dagli enti pubblici e proseguendo con i privati – dice il sindaco – Cercheremo contatti con gli enti e le istituzioni locali per valutare se hanno già intrapreso questo tipo di scelta e apriremo un tavolo di ambito provinciale con i Comuni per condividere una strategia più ampia. Colgo l’occasione per invitare a contenere l’uso del riscaldamento limitandolo allo stretto necessario, pur tutelando le fasce più fragili in caso di repentino cambio delle temperature>.
Le polveri restano oltre i limiti nelle province di Milano, Monza, Mantova, Bergamo, Brescia, Lodi e Cremona. In questi casi sono scattate le limitazioni al traffico previste dalle norme regionali.