Una voragine di 70 centimetri sul marciapiede che costeggia il cimitero di Camerlata, a Como. All’interno una pozzanghera di acqua bollente, nel vero senso della parola: il liquido ribolle a oltre 100 gradi centigradi.
La causa, molto probabilmente, è da ricercare nelle tubazioni del teleriscaldamento che passano proprio sotto il manto stradale e scaldano l’acqua che coonfluisce nella pozzanghera.
Una scena magari pur curiosa, tuttavia poco sicura, poiché il buco con l’acqua bollente non né protetto, né transennato, né delimitato in alcun modo.
La situazione è già stata segnalata alla polizia locale di Como.
Dunque nell’inceneritore si brucia gas con un poco di rifiuti, non molto combustibili evidentemente perché la carta la plastica ecc. la ricicliamo, poi riscaldiamo l’acqua e la mandiamo in giro per chilometri. Ma davvero questa operazione conviene? Perché voi giornalisti non fate un’inchiesta sui costi-benefici dell’inceneritore?