Sicurezza a Como: è passata ieri sera, in consiglio comunale, una mozione presentata in agosto dalla maggioranza. Il primo firmatario era Sergio De Santis, da poco confluito nel gruppo misto, all’epoca capogruppo della lista civica Insieme in appoggio a Landriscina.
Il documento invita il sindaco a dialogare col ministero dell’Interno affinché venga riconosciuto a Como lo status di città di confine, con le conseguenti attenzioni in termini di sicurezza.
“La mia proposta – spiega oggi De Santis – arrivava pochi giorni dopo un grave episodio di violenza: un gruppo di ragazze brutalmente aggredite in strada da un cittadino straniero, senza apparente motivo. La mozione non è una iniziativa “anti-migranti”, ma serve ad affrontare gli inevitabili problemi che il fenomeno migratorio porta con sé”.
A livello comunale, spiega ancora De Santis, il decreto Minniti fornisce ai sindaci alcune possibilità di intervento. Ma una città di confine ha bisogno di più strumenti. “Con questa mozione – aggiunge il consigliere – si propone al sindaco di dialogare col ministero dell’Interno, che può intervenire, ad esempio, con i contingenti dell’esercito in strada, con rinforzi alla polizia, con il miglioramento delle dotazioni o con il potenziamento degli organici. Ripeto, il migrante non è un problema. Ma il fenomeno migratorio porta con sé alcune conseguenze. Alcuni delinquono, altri diventano manovalanza della malavita, altri ancora alimentano gli affari dei passatori. Perciò -conclude De Santis – Como, in quanto città di confine, merita un’attenzione particolare dal punto di vista della sicurezza. Ed è il messaggio politico che abbiamo voluto lanciare con la nostra mozione”.