Stadio Sinigaglia di Como: il Comune affiderà un doppio incarico per arrivare a un’agibilità complessiva di tutto l’impianto. Non solo campo e tribune, ma anche magazzini e palestre.
“Fosse per me – dice l’assessore Bella – ripoterei il Sinigaglia all’antico splendore, con il velodromo. E allo stadio farei arrivare il Giro d’Italia o il Lombardia”.
Le verifiche tecniche permetterebbero poi di evitare, all’inizio di ogni campionato, il valzer dell’agibilità dello stadio che anche quest’anno ha obbligato gli azzurri a giocare le prime partite casalinghe fuori da Como.
L’atto di indirizzo, proposto dall’assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Bella, è stato adottato nelle scorse ore dalla giunta comunale.
Poiché la proprietà dell’impianto è del Comune, si legge nella delibera, bisogna “procedere con un’analisi e un progetto che riguardi l’intero complesso, compresi magazzini e palestre, e con la valutazione degli adeguamenti necessari per ottenere l’agibilità della struttura per la massima capienza, così da consentire l’utilizzo dello stadio anche per categorie superiori e altre attività”.
Perciò la giunta delibera di procedere, “nell’ambito degli incarichi professionali necessari per il conseguimento dell’agibilità”, a una valutazione “dell’intero complesso dello stadio Sinigaglia, in relazione alle funzioni oggi previste e non attivate”.
“Queste verifiche tecniche saranno alla base di qualsiasi utilizzo dell’impianto – precisa l’assessore Bella ai microfoni di Etv – servono innanzitutto per consentire alla società di calcio di giocare accogliendo le squadre, in futuro anche di categorie superiori. Poi, con una agibilità definitiva, potremo ipotizzare tutti i possibili utilizzi”. Concerti? “Per i concerti esistono spazi più idonei – conclude l’assessore – dipendesse da me, riporterei al Sinigaglia il velodromo, dove farei arrivare corse come il Lombardia o il Giro d’Italia”.