Hanno patteggiato rispettivamente 5 anni e 3 anni e 6 mesi i due piromani arrestati dai carabinieri forestali del gruppo di Como nell’aprile scorso mentre appiccavano un incendio, l’ennesimo di una serie secondo l’accusa, nei boschi di San Siro. I due dovranno pagare complessivamente sanzioni per quasi 150mila euro per i danni causati.
Le indagini erano state condotte dai militari del nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Como, delle stazioni carabinieri forestali di Menaggio, Carlazzo e Gera Lario. Sono stati effettuati pedinamenti, intercettazioni telefoniche e rilevamenti satellitari che hanno permesso di ricostruire in modo preciso i movimenti dei due incendiari fino alla sera dell’arresto. Ai due piromani sono stati attribuiti ben 11 incendi boschivi dolosi, appiccati tra il 21 febbraio e il 20 aprile scorsi nelle zone tra Menaggio e l’Alto Lario.
Gli incendi sono stati appiccati con il semplice utilizzo di un accendino e si sono diffusi in modo devastante, grazie anche alla siccità che ha caratterizzato quel periodo. Per domare le fiamme avevano lavorato i vigili del fuoco e i volontari antincendio boschivo delle comunità montane con l’aiuto di canadair ed elicotteri in supporto alle squadre di terra.
Proprio la mobilitazione di uomini e mezzi, secondo quanto accertato dagli inquirenti, sembrava essere l’obiettivo ultimo dei due incendiari. I due piromani, un 32enne di San Siro e un 20enne di Musso, hanno patteggiato ora 5 anni e 3 anni e sei mesi. La normativa regionale prevede poi sanzioni da 119 a 594 euro ogni 100 metri quadrati di terreno distrutto dal fuoco. Per i due giovani piromani, il conto ammonta a oltre 144mila euro.