Preferenza indigena nel mercato del lavoro: il gran consiglio del Ticino boccia l’iniziativa democentrista “Prima i nostri”.
Il parlamento cantonale mercoledì ha respinto – 44 voti contro 32 – la legge di applicazione della proposta, che prevedeva di dare priorità nel mercato del lavoro – a parità di qualifiche – a lavoratori residenti in Ticino.
Una iniziativa che, secondo quanto emerso in aula ieri, non può essere applicata perché in disaccordo con il diritto federale e i trattati internazionali.
Era stata approvata dal popolo ticinese nel settembre del 2016 e ora attendeva la legge di applicazione, affossata ieri dal parlamento ticinese, che ha approvato il rapporto di maggioranza.
Il rapporto era stato presentato da Plr, Ppd e Ps, e sosteneva come l’iniziativa “Prima i nostri” fosse in contrasto con il diritto superiore. “La preferenza indigena viola sia il diritto federale che l’accordo internazionale sulla libera circolazione”, ha sostenuto la prima relatrice del rapporto di maggioranza, l’esponente del Partito Popolare Democratico Sabrina Gendotti.