In città non hanno perso tempo. Il giorno dopo le elezioni – con la promessa elettorale del reddito di cittadinanza ben stampata in testa – c’è chi si è presentato al Caf per chiedere quanto promesso dai 5 Stelle.
E c’è addirittura chi ha fatto di meglio, portandosi decisamente avanti. Visto che nel programma del movimento fondato da Beppe Grillo si punta infatti anche a far abolire la legge Fornero, alcuni hanno candidamente chiesto se, a questo punto, potevano andare in pensione.
Bizzarrie da campagna elettorale a parte, ciò che a Bari sta diventando un caso – con i cittadini in coda per ritirare un fantomatico modulo per ottenere il reddito di cittadinanza – anche a Como sta lentamente emergendo, seppur in tono decisamente minore e solo in alcuni uffici. «In effetti il giorno dopo le elezioni ci siamo trovati davanti ad alcune richieste di persone che domandavano cosa fare per poter usufruire del reddito di cittadinanza – racconta Silvia Maggi del Caf Uil di Como – Ovviamente siamo rimasti spiazzati perchè non esistono allo stato attuale informazioni da dare». Circa una decina le richieste di tal natura. «E c’è chi – aggiunge – ha anche chiesto se poteva andare in pensione vista la volontà di cancellare la legge Fornero».
Nessuna segnalazione per ora da Cgil e Cisl, anche se la situazione è confusa. «C’è chi – spiega Mauro Pellicciari del Caf Cisl -sembrava voler chiedere notizie sul reddito di cittadinanza, ma aveva bisogno in realtà di informazioni sul reddito di inclusione (in vigore da quest’anno)».
Campanello ma scrivi queste fake news per quale potere forte??? Nn hai vergogna?
Anna Campaniello (e non Campanello) non scrive né fake news, né tantomeno per fantomatici “poteri forti”.
Una fake news è una notizia falsa che si basa su informazioni inventate. Qui, di inventato, non c’è nulla: se avesse letto tutto l’articolo (sono poche righe, le sarebbe bastato un piccolo sforzo) avrebbe visto che la notizia, verificata e verificabile, riporta nomi e cognomi delle fonti consultate.
Cordialità
Mario Rapisarda
La vera balla l’hanno raccontata i 5 Stelle per tutta la campagna elettorale,e qualche “disperato” ci ha creduto.