Piazza Roma fuori dalla Ztl. La proposta del Comune di riportare venti posti auto a pagamento in questa zona della città, da tempo sempre più abbandonata dai commercianti e poco sfruttata dal punto di vista turistico, ha scatenato negli ultimi giorni numerose polemiche. E nel tentativo di ipotizzare un futuro per la piazza, c’è chi non vedrebbe negativamente un ritorno al passato. Una retromarcia che “almeno delineerebbe la natura dalla zona in maniera netta. – commenta il presidente degli albergatori comaschi Roberto Cassani – Si può apprezzare lo sforzo della giunta di avviare un percorso con questo provvedimento, seppur parziale. Ma è necessario che ci sia un passaggio verso qualcosa di più determinato. Altrimenti si creerebbe una zona senza una sua natura. Meglio dunque, in tal caso, ritornare alla piazza completamente aperta alle auto. Questo perché – prosegue Cassani – o si sviluppano le potenzialità turistiche del luogo oppure piazza Roma rimarrà sempre un ibrido”. Nei giorni scorsi l’assessore alla Mobilità Vincenzo Bella aveva illustrato i dettagli del provvedimento che prevede la realizzazione, utilizzando gli stalli già presenti, di venti parcheggi a chiamata. Ovvero sarebbe necessario far registrare la targa in Comune prima di accedere. “Un meccanismo francamente troppo complesso che snatura la sosta veloce”, ha concluso Cassani. “La ztl di Como è già molto ampia – interviene il presidente dell’Associazione civica degli utenti della strada Mario Lavatelli – Escludere piazza Roma potrebbe essere una soluzione da valutare con attenzione per migliorare il problema della sosta. Ma è assolutamente necessario rivedere nel suo complesso il piano urbano del traffico, solo così si può riorganizzare la città. Noi già alcuni mesi fa abbiamo proposto all’assessore competente la creazione di una commissione ad hoc. A breve dovremmo essere convocati per parlarne”. La conclusione è affidata all’associazione commercianti. “Quanto adottato dal Comune – spiega il presidente di Confcommercio Como, Giovanni Ciceri – spero sia solo una misura temporanea in vista di un percorso futuro più ampio e complesso”.