“Per un cantiere da 100mila euro rischiamo di pagare per milioni”. L’allarme di un intero territorio nelle parole di Matteo Valdé, membro di giunta in Confcommercio e portavoce delle associazioni di categoria per la statale Regina al tavolo prefettizio.
A settembre ad Argegno si è staccata una piccola frana che ha ristretto la carreggiata della statale Regina. Siamo ad aprile e il cantiere di ripristino della strada non è stato ancora avviato. Una strozzatura sulla statale, con l’inizio della stagione turistica, diventa un incubo per chi vive e lavora sul lago.
“Abbiamo ricordato alle autorità tutte le scadenze. Dicembre, poi febbraio. Quindi Pasqua. E il cantiere è ancora fermo. Avevamo chiesto ad Anas di chiudere il cantiere per Pasqua – dice Valdé, con amara ironia – e in effetti a Pasqua il cantiere era chiuso. Perché non era mai partito. Già a settembre molte attività avevano perso clienti: ristoranti con prenotazioni annullate, coppie di sposi con programmi modificati. Parliamo di attività turistiche a gestione familiare e altamente stagionalizzate, per le quali perdere due settimane di lavoro diventa un grosso problema”.
“Non ci aspettavamo che i tempi per definire l’intervento fossero così lunghi – conclude Valdé – speriamo ora che i tempi del cantiere siano più brevi. Evitiamo che un cantiere da 100mila euro provochi danni per milioni di euro. Perché anche l’immagine turistica di un territorio, costruita con sacrifici e fatica, rischia di essere gravemente danneggiata”.