Incompatibilità con la carica di sindaco: domani si conoscerà il destino del primo cittadino di Cantù, Edgardo Arosio. Il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensiva della sentenza del Tar del 25 gennaio scorso, che aveva di fatto reso Arosio di nuovo incompatibile con la carica ricoperta, e ha rinviato a domani la decisione definitiva sulla vicenda.
Il primo cittadino ha sempre dichiarato di voler proseguire l’incarico e di non aver mai pensato alle dimissioni.
Il contenzioso risale al luglio scorso, dopo la vittoria di Arosio alle elezioni, e vede scontrarsi il primo cittadino con il fratello Armando e la sua impresa di pompe funebri. Una battaglia di ricorsi e controricorsi, mentre resta l’incertezza sulla guida dell’amministrazione della Città del Mobile. Il sindaco era stato dichiarato incompatibile subito dopo le elezioni per effetto dell’appalto per la gestione dei servizi funebri in mano all’azienda del fratello e della cognata.
Nel caso in cui il Consiglio di Stato si pronunciasse in favore dell’impresa di pompe funebri, due i possibili scenari: le dimissioni del sindaco con il commissariamento della giunta oppure la gestione nelle mani del vicesindaco fino a nuove elezioni.