Tre arresti e due denunce per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: si è conclusa così l’operazione Caronte della Guardia di finanza di Ponte Chiasso, che ha permesso di scoprire cinque persone ritenute responsabili di aver promosso, diretto e organizzato l’ingresso illegale in Svizzera di alcuni stranieri che non avevano titolo per passare il confine. Il provvedimento è arrivato al culmine di indagini avviate nel 2017 dalle fiamme gialle di Como per contrastare il fenomeno della tratta di esseri umani e il traffico di migranti. I finanzieri di Ponte Chiasso, affiancati dalle autorità svizzere e con la collaborazione del Centro di cooperazione di polizia e dogana di Chiasso, hanno scoperto due gruppi di cosiddetti “passatori” di nazionalità estera, il primo attivo nella zona adiacente il valico di Crociale dei Mulini nel territorio di Ronago, il secondo nella zona boschiva limitrofa al valico stradale di Ponte Chiasso. Gli accusati, dietro compenso in denaro, avrebbero favorito l’uscita di migranti dal territorio nazionale per introdurli illecitamente in Svizzera, sfruttandone la situazione di sofferenza e fragilità a livello emotivo, psicologico ed economico. Ai migranti venivano anche fornite delle mappe rudimentali disegnate a mano con l’indicazione dei percorsi da seguire. Iscritti nel registro degli indagati cinque cittadini extracomunitari: tre di loro, rispettivamente di nazionalità maliana, gambiana e tunisina, sono finiti in carcere.