Doveva essere il Ticosa day ma non è stato così. Ieri sera è saltata la seduta del consiglio comunale in cui veniva discusso il testo che avrebbe sancito il pieno ritorno dell’area nelle mani del Comune di Como, attraverso l’accordo con Multi, la società che avrebbe dovuto realizzare il nuovo progetto di riqualificazione. L’accordo infatti prevede la fine del contenzioso legale e il ritorno dell’area alla città.
Fumata nera e seduta rinviata a lunedì prossimo. “Poco prima della mezzanotte è stata chiesta la prosecuzione a oltranza della seduta ma non abbiamo raggiunto il numero legale e di fatto ho dovuto chiudere la seduta di consiglio”, spiega la presidente del consiglio comunale Anna Veronelli. Ad abbandonare l’aula i gruppi di minoranza e poi l’assenza di alcuni esponenti di maggioranza: Claudio Borghi, Antonella Patera, Matteo Ferretti, Toni Tufano e l’esponente di Forza Italia Enrico Cenetiempo, presente ma in quel preciso momento fuori dall’aula. Per mandare avanti la seduta del consiglio la maggioranza avrebbe dovuto garantire 17 voti ma i consiglieri presenti erano uno in meno del necessario, sedici. Un punto dolente per Como e una situazione che i comaschi attendono che venga risolta da tempo. “Non è una cosa voluta e premeditata. Sono rammaricato ma comunque la delibera sarà discussa lunedì prossimo. Abbiamo aspettato dieci anni non sappiamo attendere due giorni?”, spiega il consigliere Cenetiempo.
“Era una delibera così importante per la città ma la maggioranza non è riuscita a votarla – spiega Fulvio Anzaldo, Lista Rapinese Sindaco – La maggioranza non riesce ad avere un numero di consiglieri necessari, questo dà il senso della misura”. Dal sindaco arriva invece un secco no comment.
La madre di tutti i nodi tornerà in consiglio lunedì prossimo, 23 luglio, in seconda convocazione del consiglio comunale dove per passare sarà necessario il voto di undici consiglieri. Intanto la città attende risposte e spera che l’area, alle porte del centro città, possa riprendere vita al più presto.