II giudice per le indagini preliminari non ha convalidato il fermo dei tre giovani accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di due ragazze diciassettenni.
I tre, un albanese, un etiope e un italiano, tornando quindi in libertà, pure restando indagati.
Il giudice, spiega il Tribunale di Como in una nota firmata dal procuratore, non ha ravvisato la sussistenza di gravi elementi di responsabilità né il pericolo di fuga. Il provvedimento del giudice per le indagini preliminari ha evidenziato, in particolare, “che l’unica fonte di prova a carico degli indagati è costituita dalle dichiarazioni delle persone offese, che tali dichiarazioni non sono tra loro convergenti e che gli indagati, in sede di interrogatorio, hanno ricostruito i fatti con versioni complessivamente convergenti e, astrattamente, plausibili”.
”Questo ufficio – conclude il comunicato – si riserva di effettuare ulteriori approfondimenti investigativi, evitando allo stesso tempo di fornire nel presente comunicato ulteriori particolari inerenti un episodio che si ritiene abbia certamente colpito persone accusate e vittime e la relativa indagine”. I fatti risalgono alla notte tra l’8 e il 9 agosto, in una spiaggia di Menaggio. Vittime due turiste minorenni in vacanza sul lago.