L’Ave Maria mentre il feretro esce dalla chiesa, con la bara bianca coperta dai fiori e dalle maglie dei calciatori del Napoli. Poi, sul piazzale della chiesa di Fino Mornasco, l’applauso, i palloncini, le lacrime e le note di Eros Ramazzotti: “Puoi prendere per la coda una cometa e girando per l’universo te ne vai, puoi raggiungere, forse adesso, la tua meta, quel mondo diverso che non trovavi mai. Solo che non doveva andar così, solo che tutti ora siamo un po’ più soli qui”.
C’è una folla, stretta attorno a quella bara per l’ultimo saluto ad Alfonso Tolone, morto a soli 19 anni l’8 settembre scorso in un incidente a Guanzate che in pochi istanti si è portato via la vita di tre giovanissimi. Tanti si sono stretti attorno ai genitori e alle sorelle del ragazzo in un momento di dolore indescrivibile.
“E’ per te questo bacio nel vento, te lo manderò lì con almeno altri cento” è scritto su un grande striscione preparato per salutare Alfonso. Lo sguardo corre da quelle parole alla bara bianca e poi si alza verso il cielo, seguendo i palloncini bianchi e azzurri che spariscono rapidamente alla vista, mentre si dissolvono le note della canzone. “Guardo lassù e tu avrai vent’anni per sempre. Solo che non doveva andare così”.
Ciao Alfonso ! Non dimentichero” mai le tue guancette paffutelle e i tuoi occhi sorridenti quando giocavi con Christian . Avevi una vita davanti a te ; non doveva andare cosi” !!
Ora sei un angelo! Ciao giovane ometto ❤Tina