Dibattito serrato, ieri sera, nella prima puntata della nuova stagione di Nessun Dorma, il talk show di Etv in onda ogni venerdì alle 21.15.
Immigrazione e accoglienza al centro della trasmissione, dopo la decisione del governo di chiudere il campo migranti di via Regina a Como.
“Una scelta che difendo – ha detto Alessandra Locatelli, vicesindaco di Como e deputato della Lega – ci sentiamo sollevati, come amministrazione. La chiusura era un termine naturale che anche le associazioni sapevano sarebbe arrivato. La nascita del centro fu improvvisa e decisa e non condivisa: così, il governo ha deciso ora di chiuderlo”.
Più perplesso Alessio Butti, deputato di Fratelli d’Italia. “Ora gli sbarchi sono diminuiti, ma l’emergenza può sempre tornare. E quindi il centro sarebbe potuto tornare utile per collocare e tutelare i migranti. Detto questo, abbiamo un inverno alle porte: possibile che si debbano montare tende per i senzatetto quando esiste un centro già operativo?”
“Noi – ha aggiunto Fabio Cani, portavoce della rete Como senza frontiere – contestiamo aspramente i metodi dei trasferimenti dei migranti per la chiusura del campo. Nessuno è stato avvisato. Il tutto è avvenuto senza alcun preavviso, le istituzioni hanno interrotto percorsi di integrazione e le modalità sono state poliziesche”.
Critico anche il mondo cattolico, Caritas in testa, ma anche le Acli. “Le persone non sono pacchi postali – ha detto Giuseppe Livio, già presidente delle Acli di Como – un’istituzione dovrebbe mostrare maggiore sensibilità. Risulta poi strano che per affrontare certi problemi si fa appello al mondo delle associazioni, cattoliche e non, ma poi le decisioni su questi problemi vengono prese in altri luoghi, con altre logiche”.
Posizioni che hanno acceso un forte di battito sia in sala, tra le persone intervenute in studio, sia a casa, con i telespettatori che hanno chiamato e inviato decine di messaggi. Nessun Dorma torna venerdì prossimo, sempre alle. 21.15, su Etv.
non mi è piaciuto il sig. Livio quando ha paragonato i clandestini ai nostri italiani, questi lavoratori venuti dal sud furono chiamati dalle industrie per lavorare non per essere mantenuti come i clandestini ( vedi ex lavoratori di tintorie tessiture e turnisti per la Fiat!!! io voglio bene a tutti ma per favore non manchi di rispetto ai nostri italiani venuti dal sud che hanno fatto tantissimi sacrifici per far crescere l’Italia!!! saluti Licina C.