Dopo la nottata e la mattinata di tregua dal maltempo, nel pomeriggio è tornata la pioggia. Il lago non è esondato, come si temeva ieri, ma il livello resta elevato e si attesta ancora intorno ai 97 centimetri. Nelle ultime ore, però, l’afflusso è diminuito rispetto al deflusso. Le passerelle posizionate sui marciapiedi per garantire il transito dei pedoni sono state rimosse in mattinata perché per il momento si ritiene non siano più necessarie. “Proseguirà il monitoraggio della situazione e delle previsioni meteo”, fanno sapere dal Comune, che ieri si è detto pronto a intervenire in caso di esondazione adottando le misure previste dal piano di emergenza comunale. E sulla piena del lago il sottosegretario della Regione Lombardia, Fabrizio Turba, ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa e ha attaccato chi nei giorni seguenti la presentazione del nuovo progetto delle paratie di Como, aveva criticato pesantemente l’opera giudicandola «costosa e inutile». «La natura, bisogna dire, purtroppo per i rischi corsi nelle ore di maltempo – ha detto il leghista Turba – ha risposto direttamente ai detrattori del progetto paratie. Nel giro di una giornata, ha concluso – nonostante la massima apertura delle dighe di Olginate, il Lario è quasi arrivato in piazza Cavour”. Intanto, fino a domani sera si prevedono piogge intense e la Protezione civile di Regione Lombardia ha rinnovato l’allerta arancione per rischio idrogeologico dalle 18 di oggi. Secondo il bollettino diramato, le precipitazioni si protrarranno per l’intera giornata di domani, ma la fase più intensa è prevista tra il primo mattino e il primo pomeriggio. Previsto anche vento forte. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco, oltre 200 negli ultimi due giorni. Nella notte i pompieri del comando provinciale di Como sono stati impegnati in interventi per piante e rami pericolanti, semafori abbattuti dal vento e altri danni causati dal maltempo. Interessata tutta la provincia, dall’Alto Lago fino a Appiano Gentile, Cantù e Lomazzo.