Solamente un treno su quattro è puntuale. Tre corse su quattro arrivano a Como o a Milano in ritardo.
Numeri così evidenti che quasi non avrebbero bisogno di commenti e da soli bastano a valutare la qualità del servizio ferroviario tra Como e Milano sulla linea S11.
Non due cittadine di provincia, ma un capoluogo – nonché stazione di confine – e una metropoli capoluogo di Regione.
Per consultare i dati è sufficiente collegarsi al sito trenipendolari.it, inserire alla voce “storico ritardi treni” la linea S11 e scegliere il periodo da analizzare.
Si scopre così che nel 2018 sulla linea Chiasso-Como-Milano-Rho i treni in orario sono stati 2.100, quelli in ritardo 5.963.
Il conto è presto fatto: per ogni treno puntuale, altri tre hanno viaggiato in ritardo. È andata certamente peggio a quei passeggeri che, nel 2018, hanno viaggiato sui 650 treni soppressi.
Restringendo la ricerca al mese di novembre 2018, la situazione non cambia: 407 treni in orario, e 1.084 in ritardo. Con 95 corse soppresse.
I numeri, però, non dicono tutto. Perché per avere contezza dei disagi patiti dai pendolari, bisogna parlare con chi prende il treno ogni mattina e ogni sera tra Como e Milano.
“I ritardi – spiega Ettore Maroni, portavoce dei pendolari di Como sono spesso concentrati nelle fasce di punta, e questo aumenta il disagio e i problemi dei viaggiatori. Ormai siamo abituati a calcolare almeno dieci minuti di ritardo, nella migliore delle ipotesi. Abbiamo la percezione – continua Maroni – che dall’incidente di Pioltello dello scorso inverno la qualità del servizio, la puntualità sia peggiorata. Poi non riusciamo a spiegarci alcuni problemi: spesso si dà la colpa ai treni vecchi, ma anche i nuovi Tilo si fermano per guasti. Poi, sono stati appena effettuati lavori alla stazione di Carimate e noi, quasi ogni mattina, rallentiamo proprio a Carimate o ci fermiamo”.
Un ultimo dato, che rende l’idea della scarsa puntualità: sempre secondo trenipendolari.it, nel mese di novembre i treni hanno accumulato 7816 minuti di ritardo.