La Provincia di Como incasserà quasi 6 milioni di euro, 5 milioni e 800mila euro per l’esattezza, dai ristorni dei frontalieri per l’anno fiscale 2016. La delibera è stata approvata dalla giunta di Regione Lombardia, che ha assegnato alle province di confine quasi 14 milioni derivanti dal ristorno fiscale delle imposte a carico dei lavoratori che ogni giorno varcano il confine svizzero. A Lecco andranno 80mila euro, a Sondrio 82mila e a Varese 7,8 milioni. Le Province provvederanno a erogare le quote direttamente agli enti locali per alcuni progetti che sono in approvazione. “Con questi contributi – aveva spiegato il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi – le varie realtà territoriali possono pianificare importanti lavori infrastrutturali, di manutenzione, riqualificazione e potenziamento del trasporto pubblico locale”. I fondi saranno liquidati con la presentazione del provvedimento di approvazione del programma, con dettaglio e tempistica dell’esecuzione di ogni singolo lavoro, entro sei mesi dalla pubblicazione della delibera sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia. “Queste risorse, – ha dichiarato l’assessore ai Rapporti con la Svizzera Massimo Sertori – saranno spese per progetti strategici volti a migliorare la qualità della vita ai lavoratori frontalieri e potranno essere usati anche per attenuare le problematiche tra Italia e Svizzera”. “Sono risorse importanti quelle assegnate dalla Regione Lombardia alle province di confine – ha aggiunto il sottosegretario con delega ai Rapporti con il Consiglio regionale Fabrizio Turba -, che dimostrano l’importanza che l’Istituzione regionale attribuisce ai lavoratori frontalieri e la vicinanza che concretamente dimostra nei loro confronti e nei confronti delle problematiche che li riguardano”.