Smog, nuova tregua a Como, dove l’aria torna respirabile. Dopo i cinque giorni di sforamento della soglia limite di polveri sottili fissata a 50 microgrammi per metro cubo della scorsa settimana, sabato e domenica i valori provinciali sono rientrati, per poi risalire lunedì a 51,7 microgrammi. Ieri, però, le tre centraline Arpa posizionate sul territorio hanno registrato nuovamente una quota di PM10 sotto la soglia di guardia, a 39 microgrammi. Per ora, dunque, non è stata attivata sul Lario alcuna misura temporanea di primo livello, come invece è accaduto in altre province lombarde: Cremona, Lodi e Milano. Intanto, secondo le previsioni, il tempo stabile e sereno fino a sabato, portato anche in Lombardia da un promontorio anticiclonico, genererà condizioni favorevoli allo sviluppo e alla propagazione di incendi boschivi anche in previsione dell’accentuazione dei venti attesa nelle prossime ore sui settori di Nord Ovest (Valchiavenna, Prealpi Varesine, Comasche e Lecchesi). Per questo, la Sala operativa della Protezione civile della Regione Lombardia ha emesso un avviso di elevata criticità (codice rosso) per rischio incendio boschivo, dalle ore 12 di domani e fino al prossimo aggiornamento, anche sul Lario. Vige pertanto il divieto assoluto di accendere fuochi nei boschi o a una distanza inferiore a cento
metri, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, motori, fornelli o inceneritori che producano braci o faville, gettare mozziconi accesi al suolo e compiere ogni operazione che possa creare pericolo di incendio. Scattano, per i trasgressori, le sanzioni previste dalla legge.