Impennata delle richieste di un periodo di studio all’estero tra gli studenti dell’Università dell’Insubria. Il bando di iscrizione al programma Erasmus ha avuto una crescita delle domande del 50% circa rispetto allo scorso anno. Le richieste sono passate dalle 301 del 2018 a 447. I giovani hanno la possibilità di frequentare le lezioni in uno degli atenei europei consorziati con l’Insubria, che mette a disposizione borse fino a 700 euro al mese.
Tra i corsi di laurea che hanno fatto registrare l’incremento maggiore Ingegneria e Chimica, Giurisprudenza, Informatica e Scienze della comunicazione. Segno più anche per Medicina ed Economia, corsi che già avevano numeri elevati di richieste.
In aumento anche le domande per il tirocinio professionale all’estero. Quest’anno, tra le possibili mete è stata aggiunta anche la Svizzera.
Giorgio Zamperetti, docente della facoltà di Giurisprudenza e responsabile del progetto di internazionalizzazione è soddisfatto del risultato. «Aver sfiorato un +50 per cento ci conferma che stiamo andando nella direzione giusta, con iniziative mirate come gli affollatissimi Erasmus Days o il sostegno alla neonata associazione studentesca degli Insubria Erasmus Angels – dice – Questi risultati devono essere per noi un punto di partenza per numeri ancora più importanti. Sono lieto che i ragazzi abbiano compreso il mio messaggio: la cosa peggiore è restare immobili». «Nella sana competizione tra tutti gli atenei in vista delle iscrizioni per il prossimo anno accademico abbiamo oggi un dato in più da offrire ai maturandi – aggiunge Zamperetti – scegliere l’Insubria vuol dire entrare in un ateneo che offre a tutti la reale possibilità di svolgere una parte degli studi all’estero con il nostro pieno sostegno finanziario. Partire per poi tornare perché le nostre imprese hanno bisogno dei nostri laureati, capitale umano imprescindibile».