Il franco svizzero torna a volare sui mercati dei cambi. La valuta elvetica ha toccato il massimo nei confronti della moneta europea e il cambio è sceso nelle ultime ore a 1,10 contro un euro, una soglia toccata per l’ultima volta nel luglio del 2017. La corsa della moneta rossocrociata ha ripreso vigore nelle ultime settimane. Il 5 giugno scorso era a quota 1,11 mentre andando ancora indietro fino al 23 aprile scorso il cambio era a 1,14. Da lì in avanti è stato un continuo rafforzarsi del franco sull’euro e, stando a quanto prevedono gli analisti, non è ancora finita. Il cambio euro-franco svizzero continua quindi a esprimere una dinamica a favore della valuta elvetica. Se si dovesse superare la soglia di 1,10 – dicono quasi tutti gli esperti – si innescherebbe una rapida discesa verso la soglia tecnica e psicologica della parità.
“Il rafforzamento – spiega al Corriere del Ticino Bruno Chastonay, consulente finanziario di Lugano – avviene in concomitanza per il franco e i metalli preziosi, riportando in auge il discorso dei beni rifugio”. Il tutto si lega – naturalmente – all’andamento dei mercati, alla forza del dollaro e agli scenari internazionali. L’esperto è però convinto che la situazione politica ed economica non sia così negativa pertanto questa corsa ai beni rifugio potrebbe rallentare e quindi il rapporto euro-franco entro fine anno potrebbe tornare a una quota fra 1,15 e 1,18.
La situazione è, comunque, tenuta sotto controllo costante dalla Banca Nazionale Svizzera che ha già fatto capire di voler frenare in qualche modo la corsa della moneta elvetica anche per «neutralizzare la concorrenza valutaria dei Paesi» della zona euro.
Soltanto un anno fa, ad aprile 2018, l’euro valeva ancora oltre 1,20 franchi. Ciò significa che in poco più di un anno l’euro ha perso il 10% circa del suo valore.