Il Comune di Como dichiara guerra alle case vacanza fantasma. Un giro di vite decollato grazie anche alle segnalazioni dei cittadini che ogni giorno arrivano a Palazzo Cernezzi. Nei giorni scorsi la polizia locale del capoluogo ha scovato tre case vacanza abusive, prive delle necessarie autorizzazioni oggi previste dalla normativa regionale.
Una di queste camere in affitto era stata addirittura ricavata in un magazzino. Oltre all’illecito amministrativo, i proprietari rischiano pure di dover rispondere di un illecito penale.
«Siamo stati contattati più volte e le segnalazioni di impiego irregolare delle abitazioni sono subito vagliate dalla polizia locale – spiega l’assessore al Commercio Marco Butti – Per noi è importante scovare gli abusivi per motivi di sicurezza oltre che economici».
Le case vacanza non registrate non versano la tassa di soggiorno e permettono ai gestori-proprietari di incassare somme importanti senza pagare le tasse e agendo di conseguenza in regime di concorrenza sleale.
Ai tre casi già sanzionati potrebbero aggiungersene altri. «Diverse situazioni sono al vaglio del nucleo che si occupa di questo fenomeno – conferma Donatello Ghezzo, comandante della polizia locale di Como – La disciplina regionale è chiara, per affittare le proprie abitazioni ai turisti sono obbligatori alcun passaggi. Abbiamo intensificato questa attività e in futuro ci struttureremo sempre di più per ottenere maggiori risultati».
«Le segnalazioni giungono soprattutto da parte di altri gestori che ovviamente vivono male la concorrenza scorretta da parte di chi affitta al di fuori di ogni regola», conclude Ghezzo.