Nuovo dormitorio a Como, il Comune cerca uno stabile dai privati. In questi giorni l’amministrazione sta incontrando le associazioni e gli enti comaschi che si occupano di sociale per capire quali strutture in città siano in grado di ospitare in maniera permanente le persone senza fissa dimora.
La mozione per l’istituzione di un nuovo dormitorio, che ha incassato il via libera a luglio scorso da un consiglio comunale decimato dalle ferie estive con soli 14 voti favorevoli e 8 contrari, prevede che la struttura non sia ricercata soltanto tra gli immobili comunali, ma anche tra i soggetti terzi coinvolti direttamente dal Comune. Sembra infatti che Palazzo Cernezzi si stia muovendo proprio in questa direzione.
Poco prima della pausa estiva era stato il sindaco Mario Landriscina a far sapere che gli edifici che rientrano nella disponibilità del Comune di Como “sono strutture che hanno bisogno di lavori e quindi non sono pronte all’uso”, aggiungendo che “nel piano degli interventi urgenti, le scuole comasche restano la priorità”. Resta dunque l’incertezza sui tempi di realizzazione del nuovo dormitorio in città mentre continuano, sembrerebbe in maniera anche piuttosto frequente, gli incontri tra Comune, associazioni ed enti che si occupano della grave marginalità.