Nel tardo pomeriggio di venerdì, un ragazzo di 19 anni di Tavernerio stava percorrendo a tutta velocità la statale per Lecco, nel tratto che da Lipomo e Lora porta fino al centro di Como, lungo quella che viene chiamata la “Cappelletta”: una discesa tra curva e tornanti affrontata a bordo del suo skateboard, terminata, secondo quanto emerso, con una lite con una signora che, alla guida della sua auto, si è spaventata nel trovarsi improvvisamente di fronte al ragazzo sulla tavola.
Il giovane, un 19enne di Tavernerio, già noto alle forze di polizia, ha reagito, rompendo lo specchietto retrovisore della vettura della donna e a danneggiarle anche il finestrino, prima di allontanarsi.
La signora ha però segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine, e il 19enne è stato intercettato da una pattuglia della polizia locale mentre si trovava nei pressi dell’ospedale Valduce.
All’arrivo degli agenti, sarebbe nata una nuova e ulteriore discussione, in cui ad avere la peggio sarebbero stati i due vigili, costretti a farsi medicare in pronto soccorso con prognosi – per entrambi – di sette giorni.
Alla fine il 19enne è stato fermato e arrestato.
Ieri mattina, è stato processato per direttissima in tribunale con le accuse (formulate dal pm Simone Pizzotti) di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e rifiuto a fornire le proprie generalità, al termine dell’udienza ha scelto la via del patteggiamento a un anno di pena ed è stato poi rimesso in libertà, dovrà inoltre rimborsare le parti lese, 700 euro all’automobilista e 250 euro a testa ai due agenti della polizia locale rimasti feriti.
Il ragazzo –come anticipato- era già finito nei guai, indagato per il raid vandalico del 26 febbraio scorso al Gigi Meroni di Albate. Danneggiamenti in concorso (tra le accuse c’è anche il furto) con due minorenni, di 15 e 14 anni.