“L’andamento della curva sta mostrando in modo stabile una tendenza alla diminuzione”. Spiragli di ottimismo nel consueto aggiornamento settimanale dell’Ats Insubria sull’andamento della pandemia nel territorio comasco. Paolo Bulgheroni, direttore del settore Igiene e sanità pubblica dell’Agenzia di tutela della salute ha confermato per la seconda settimana consecutiva una riduzione del numero di nuovi casi ma anche dell’indice di trasmissibilità e dell’incidenza ogni 100mila abitanti, che ora si attesta in media a circa 252, ovvero proprio al limite della soglia che fa scattare la zona rossa.
Numeri in calo
Nella settimana dall’1 al 7 aprile, i nuovi casi accertati nel territorio comasco sono stati 1.478 rispetto ai 1.888 dei sette giorni precedenti. “La curva evidenzia che da due settimane c’è un calo del numero dei nuovi casi – spiega Bulgheroni – La fascia più colpita ora è quella dai 20 ai 60 anni e l’età media delle persone colpite dal virus è tra i 45 e i 50 anni. L’indice di trasmissibilità è a sua volta in calo ed è stabilmente sotto quota 1 ormai da quasi un mese. Sono dati che ci danno un po’ di conforto, ma è fondamentale tenere alta l’attenzione”.
L’incidenza
L’incidenza ogni 100mila abitanti è in netto calo ed è passata da 321 a 252, anche se con significative differenze da una zona all’altra del territorio. Erba è nuovamente l’area più colpita, con un dato di circa 356, seguita da Cantù a 303. Nel capoluogo il dato si è attestato attorno a quota 238 mentre il Medio Lario resta l’area meno colpita con 205 casi ogni 100mila abitanti.