La Procura di Como ha dato l’incarico per effettuare gli accertamenti scientifici per la ricerca del Dna sui guanti in lattice utilizzati per soffocare Dolores De Bernardi, la pensionata di 91 anni uccisa il 24 settembre scorso nella casa di riposo del Don Guanella di Como.
Due donne sono state iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario. Una delle due, una pensionata di 78 anni moglie di un degente della struttura, è accusata anche di calunnia perché avrebbe cercato di depistare le indagini e di far ricadere i sospetti sull’altra indagata, una donna di 94 anni compagna di stanza della vittima.
La pensionata accusata di omicidio e calunnia è stata sentita dagli inquirenti, ma non avrebbe ammesso alcuna responsabilità. La donna ha già incontrato il suo legale difensore, l’avvocato comasco Fabrizio Lepore, che al momento però non rilascia alcun commento sul caso. La 78enne non è una degente del Don Guanella ma una residente esterna, che di fatto vive nella struttura per assistere il marito.
Nei prossimi giorni, come disposto dalla Procura, i periti analizzeranno l’arma del delitto nel tentativo di estrarre tracce di Dna. La speranza è che gli accertamenti scientifici permettano di identificare l’omicida, la persona che ha soffocato Dolores infilandole i guanti in gola. Il movente del delitto potrebbe essere legato al fastidio per le lamentele e le grida della incolpevole vittima, che era in condizioni fisiche e psichiche precarie.