Mense scolastiche. Centro unico di cottura, gestito da privati. Il sindacato lancia l’allarme per il personale.
Una cucina che servirebbe i refettori delle scuole dell’infanzia, primarie e asili nido oltre ai centri diurni disabili. Il servizio sarebbe utilizzato inoltre per garantire la consegna dei pasti a domicilio ad anziani e persone non autosufficienti.
Si tratta della rivoluzione del servizio mensa per le scuole comasche a cui l’amministrazione cittadina sta lavorando. Ad agosto la giunta di Palazzo Cernezzi ha dato il via libera a un avviso esplorativo per sondare e sollecitare il mercato dei privati affinché le aziende interessate potessero presentare progetti per l’esecuzione e la gestione di un centro unico di cottura che sarà realizzato all’interno di immobili o aree comunali. Gli uffici al momento stanno lavorando alla predisposizione dell’avviso.
A parlare di poca chiarezza e soprattutto incertezza per il futuro dei dipendenti impieganti nel settore della ristorazione scolastica è il sindacato comasco. “Al momento stiamo parlando di una settantina di dipendenti – spiega Alessandra Ghirotti, segretaria della Funzione Pubblica Cgil di Como – 45 impiegati nella ristorazione scolastica, tre nei centri diurni disabili e infine venti negli asili nido”. Poi aggiunge: “A oggi ancora non conosciamo il destino delle persone impiegate nei servizi di ristorazione scolastica, se saranno trasferite oppure se anche il personale sarà esternalizzato. Abbiamo incontrato l’amministrazione a novembre ma non abbiamo avuto nessuna risposta in merito – spiega ancora Ghirotti – I dipendenti non sanno che fine faranno. Servono chiarezza, prospettive e risposte”.
Intanto ancora sul fronte scuola ma in merito agli edifici che rischiano la chiusura, la prossima settimana la giunta cittadina dovrebbe incontrare i presidi per fare il punto su capienza, consumi e lavori di manutenzione. I tre parametri sotto controllo che definiranno l’elenco degli istituti che rischiano di essere tagliati. Al momento ancora nessun nome è stato fatto.