Un barbiere incensurato residente in Sardegna, in provincia di Sassari. I carabinieri della compagnia di Alghero lo hanno arrestato ieri sera con l’accusa di essere il terzo componente della banda che, a inizio marzo, a Como ha rapinato una stazione di servizio in città, in via del Dos e a una gioielleria di via Adamo del Pero, nel centro del capoluogo. I militari dell’Arma di Como avevano già individuato e arrestato i primi due responsabili del colpo in gioielleria, ai quali ora è stata contestata anche la rapina al benzinaio.
L’indagine è coordinata dai carabinieri del nucleo investigativo di Como, che hanno poi collaborato con i colleghi sardi per l’arresto del terzo bandito. I tre malviventi hanno messo a segno la prima rapina il 5 marzo scorso nella gioielleria “Palazzo del Pero” e il giorno successivo nel distributore di benzine IP di via del Dos, sempre a Como.
I carabinieri avevano arrestato in flagranza di reato, dopo il colpo in gioielleria, un 40enne italiano residente a Como, già segnalato per precedenti reati. Nei giorni scorsi, gli stessi militari dell’Arma
del nucleo investigativo di Como avevano fermato anche un 34enne turco, residente in città, bloccato in un bar a Ponte Chiasso mentre cercava di vendere un anello del valore di 5mila euro rubato nella gioielleria di via Adamo del Pero.
Il terzo componente della banda, secondo l’accusa è un 41enne italiano residente a Lainate, nel Milanese e domiciliato in Sardegna, dove fa il barbiere. L’uomo avrebbe partecipato alla rapina al distributore di benzina. I malviventi avevano immobilizzato e legato un dipendente ed esploso un colpo di pistola per spaventare lo stesso benzinaio che, dopo essersi liberato dai legacci, aveva provato a inseguire i banditi. Il bottino era stato di 12mila euro. Il 41enne è in carcere a Sassari.
Le indagini dei carabinieri di Como proseguono per verificare l’eventuale responsabilità dei tre in altri colpi messi a segno a Como e provincia nelle settimane precedenti.
Balordi