Telefonate sospette, scatta la fase due. Continuano senza sosta le segnalazioni sulle chiamate poco chiare che stanno arrivando a moltissimi comaschi. Non è certo detto che si tratti di una truffa – val la pena ribadirlo – anzi, potrebbe essere una comunicazione commerciale particolarmente aggressiva o di un sondaggio dalle finalità non proprio immediate da intuire. Ma sta di fatto sta che le segnalazioni, nelle ultime ore, si sono moltiplicate.
Anche stamattina sono arrivate in redazione altre segnalazioni da Rebbio, Grandate, Sagnino e Civiglio. In particolare proprio da Civiglio, Grandate e da Rebbio è stato spiegato che ad una prima telefonata di un operatore o operatrice (talvolta l’accento è straniero ma non sempre) che si presenta soltanto come appartenente ad un centro di ricerche in ambito sanitario senza specificare altro ne segue una seconda. Dopo le classiche domande “Quanti anni ha? Quante persone vivono in casa con lei? Si è sottoposto a sedute di fisioterapia di recente” a cui gli interlocutori hanno risposto, qualche giorno dopo è arrivata una seconda chiamata per ringraziare della collaborazione e per far recapitare a casa alcuni presunti omaggi. In almeno due casi i cittadini al telefono hanno spiegato di non potere o di non volere ricevere nulla, per tutta risposta l’operatore con insistenza ha proposto più di un orario, anche serale per far recapitare il tutto. Insistenza che ha insospettito i malcapitati e che in qualche caso hanno già segnalato tutto alle forze dell’ordine.