(ANSA) – ROMA, 25 GEN – "Per chi suona la campana? Credo per tutto il Paese, nello specifico dello sport, per tutti coloro che hanno a cuore le sorti e la sopravvivenza stessa di una grande infrastruttura sociale rappresentata dalle quasi 100 mila associazioni e società sportive italiane. Siamo stanchi di sentir parlare solo delle Olimpiadi e dell’eventuale sospensione del Coni. Esprimiamo il più alto rispetto per il movimento olimpico, soprattutto agli atleti chiamati a rappresentarlo, ma si eviti di agitare costantemente il vessillo dell’autonomia come fosse una presunta extraterritorialità. Non si facciano passi verso il passato". Così Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp. "Abbiamo avuto varie occasioni per apprezzare il cambiamento nell’assetto ordinamentale del sistema sportivo italiano – prosegue Manco – che ha determinato maggiore trasparenza, efficienza e soprattutto attenzione alla promozione sportiva. Non si vada nella direzione di una nuova società pubblica che aumenterebbe i costi, lasciandone sempre meno a disposizione della promozione delle attività motorie e sportive. Se un ancoraggio ci deve essere, oggi più che mai, esso deve riguardare le indicazioni che le grandi agenzie europee e mondiali stanno offrendo alla promozione e prevenzione della salute, verso gli investimenti nella cultura motoria e del benessere". "Ovvero – conclude Manco – occorre garantire risorse per le attività sul territorio, per rigenerarlo e migliorare la qualità della vita messa oggi in crisi dall’emergenza sanitaria. In sostanza, rendendo protagonista e garantendo la sussistenza e il rilancio allo sport di prossimità, che è alla base di una sana cittadinanza attiva. Gli strumenti ci sono, si riconoscano al Coni i dipendenti che già oggi utilizza e si chiuda una querelle che sta diventando stucchevole. Di fronte alla crisi delle realtà sportive, si eviti di guardare ancora la pagliuzza rispetto all’enorme trave". (ANSA).