(ANSA) – LONDRA, 18 MAR – L’anticipazione a inizio dicembre del terzo lockdown nazionale inglese – introdotto invece dal 4 gennaio e sostanzialmente ancora in atto salvo la riapertura delle scuole dall’8 marzo – avrebbe potuto salvare la vita di 27.000 delle persone morte per Covid durante l’ultima ondata dei contagi. E’ la stima di un rapporto della fondazione Resolution, think tank che si occupa di questioni economiche e sociali, ripreso oggi dal Guardian. Rapporto che denuncia come "disastrose" le esitazioni imputate al riguardo al governo di Boris Johnson alcune settimane prima di Natale, quando già era scattato l’allarme per la diffusione dell’aggressiva nuova ‘variante inglese’ del coronavirus. Il rapporto elogia l’esecutivo Tory per la rapidità e l’efficacia dell’organizzazione della campagna di vaccinazioni di questi mesi, ma lo accusa di aver agito in ritardo o troppo "timidamente" sul ripristino delle restrizioni di fronte alla nuova ondata dell’infezione: come già rinfacciatogli all’inizio della pandemia un anno fa. A inizio dicembre Johnson si limitò in effetti ad annunciare una stretta sul sistema di allerte colorate territoriali e delle cautele relative (simili a quelle tuttora in vigore in Italia), arrendendosi alla chiusura delle scuole solo dal 20 del mese e all’imposizione del lockdown generale tris dopo Capodanno. Secondo i calcoli di Resolution, la scelta si è rivelata infelice anche rispetto all’obiettivo di dare un po’ di ossigeno all’economia: dato che la durata del successivo confinamento ha prodotto un impatto negativo ulteriore su diverse attività di business e soprattutto sui risparmi delle famiglie britanniche a più basso reddito. (ANSA).