Dalla vela al ristorante stellato. Il ritratto di Giovanni Maspero, accusato di bancarotta. Evadere imposte e contributi, secondo gli inquirenti sarebbe stata un’abitudine consolidata per l’imprenditore comasco agli arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta per distrazione e frode fiscale. Nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari di Como Andrea Giudici si parla di “spregiudicatezza”.
“Da oltre un decennio – è quando emerge dall’ordinanza – ha scelto di finanziare sistematicamente le proprie attività d’impresa e se stesso a spese della collettività e dei contribuenti, omettendo il pagamento delle imposte e dei contributi dovuti”.
L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Antonia Pavan e condotta dal nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza è partita dalla richiesta di fallimento della società Prima Comunicazione, indebitata con il Fisco per oltre 20 milioni di euro. L’imprenditore è stato fino al 22 settembre scorso amministratore unico della società con sede a Olgiate Comasco, specializzata nel settore dei servizi tecnici in ambito elettronico.
Maspero, 57 anni, è titolare dell’esclusivo ristorante stellato “I Tigli in Theoria” realizzato all’interno del “Palazzetto del Vescovo”, un edificio storico della città che lo stesso Maspero, nel 2002, aveva acquistato e ristrutturarlo completamente per avviare il nuovo locale. L’imprenditore è molto noto però anche nel mondo della vela. E’ stato armatore del “Joe Fly Sailing Team” e, nel 2009, ha rifondato il team “Azzurra” per partecipare all’America’s Cup con lo Yacht Club Costa Smeralda.
Da questa mattina, l’imprenditore è agli arresti domiciliari. “Prendiamo atto del contenuto dell’ordinanza – dice il suo legale difensore, l’avvocato Giuseppe Sassi – Si tratta di una situazione molto complessa rispetto alla quale dobbiamo esaminare gli atti prima di prendere una qualsiasi decisione”.