Tre giorni all’annunciata ripartenza, ma al momento tutto tace e sindaci attendono aggiornamenti. La data, segnata in rosso sul calendario, è quella di sabato 20 settembre. Soltanto pochi giorni fa le rassicurazioni sulla ripresa graduale, ma a pieno ritmo, nel cantiere della variante della Tremezzina (sia a Colonno che a Griante) con le parole dell’amministratore delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme, al fianco dei sindaci e degli amministratori del territorio. Oltre alle rassicurazioni sulla copertura economica erano arrivati aggiornamenti attesi dal territorio. A partire da sabato dovrebbe dunque essere intensificata la presenza degli operai nelle gallerie, dovrebbero poi riprendere con una maggiore frequenza le esplosioni nei tunnel, operazione principale nella realizzazione dell’opera, e i trasporti per il conferimento del materiale di scavo a Tirano e Brescia. Ma proprio l’incremento delle volate porta con sé una serie di dubbi a partire proprio dallo smaltimento del materiale. Si attende ancora, peraltro, un cronoprogramma aggiornato dei lavori dopo lo stop e i rallentamenti dell’ultimo anno.
Scettico ma in attesa di risposte il sindaco di Griante, Pietro Ortelli: “Dopo l’incontro mi erano arrivate rassicurazioni anche per la questione per noi più urgente e cioè la realizzazione di un marciapiede affianco al cantiere per evitare che i pedoni camminino in strada e per ora nemmeno su questo fronte si è mosso nulla. Attendo il 20 settembre abbiamo ancora tre giorni. Certo – confessa – ormai finché non vedo non credo ma attendo, anche perché in caso contrario avevo annunciato che avrei sospeso alcune autorizzazioni comunali necessarie per le opere”.
Prudente e fiducioso il sindaco di Menaggio, Michele Spaggiari: “Dopo l’ultima riunione si è imboccata la strada giusta ma – ammette – non sarà tutto immediato, è impensabile. Più esplosioni vuol dire più materiale da portare via, più camion sulla Regina e noi abbiamo solamente quella strada. Io credo che il grosso dell’operazione, e quindi una ripartenza a pieno regime, si vedrà con l’inizio del nuovo anno”. La volontà dichiarata dai vertici di Anas prevede di poter avere gli operai in azione o 5 giorni su 7 o addirittura 7 su 7 cercando di mitigare i disagi per i cittadini. Il dialogo con l’impresa è avviato e da questo, ma non solo da questo, dipenderà anche la nuova data di conclusione della maxi opera da 576 milioni di euro per poco meno di 10 chilometri di strada che permetteranno di bypassare la trafficata Statale Regina.
“Dobbiamo essere ragionevoli e comprendere la portata dell’intervento, non si sta realizzando il box di casa – chiude il presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca – si sono esposti ministro, Anas e impresa, non ci avrebbero messo la faccia se non ci credessero. Se non sarà il 20 settembre sarà il 22 o qualche giorno più tardi ma vedremo il risultato”.





