Zanzare e alghe. La calda estate 2015 si è portata in città due tipici e fastidiosi fenomeni stagionali.
Sul fronte delle zanzare, si è concluso nei giorni scorsi un trattamento dei tombini comunali con prodotti larvicidi biologici e a basso impatto ambientale.
Gli interventi, mirati a evitare la riproduzione delle zanzare, sono partiti lo scorso mese di giugno; sono stati effettuati nuovamente in luglio e saranno seguiti nei prossimi mesi da due altri trattamenti. Il prodotto ha una durata di circa quattro settimane. Il servizio di prevenzione e lotta alle zanzare, in particolare dalla zanzara tigre, è stato avviato dall’assessorato all’Ambiente del Comune di Como, due anni fa. Il programma si basa sull’individuazione, censimento e monitoraggio con “ovitrappole” dei focolai larvali su tutto il territorio comunale. Quest’anno l’incarico è stato affidato alla ditta La Natura al Lavoro, mentre i trattamenti nei pozzetti comunali sono eseguiti dalla cooperativa sociale Il Seme.
Il Comune interviene solo su aree pubbliche «e per questo è importante che ci sia la collaborazione dei privati che, come da ordinanza tuttora vigente, devono evitare nei propri terreni, orti, giardini e balconi il ristagno di acqua» spiegano da Palazzo Cernezzi. La zanzara tigre, infatti, depone le uova in piccoli contenitori dove appunta l’acqua ristagna (sottovasi, annaffiatoi, vasche, copertoni d’auto, teli di copertura..). L’accumulo di acqua è consentito solo in contenitori chiusi.
Dal regno animale a quello vegetale, dato che le elevate temperature, la luminosità prolungata e le condizioni di tempo stabile con acque calme hanno comportato il proliferare nelle acque del lago di numerose alghe. L’Asl fa sapere che anche nelle zone idonee alla balneazione, per la città l’area di fronte a Villa Olmo, è importante fare attenzione allo stato dell’acqua. «Le alghe infatti – spiegano dal Comune – rilasciano tossine pericolose per l’uomo se ingerite e l’immersione può causare irritazione delle vie respiratorie e degli occhi, tosse, dissenteria, danni epatici. L’immersione andrà pertanto evitata in presenza di acque torbide e o con presenza di schiume e mucillaggini, anche la zona è stata classificata come balneabile».
Oltre ad evitare di ingerire acqua, è sempre opportuno fare la doccia appena usciti e cambiare il costume. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi al servizio specifico dell’Asl.
Tratto dal Corriere di Como